La meta è il museo, ma il paesaggio che s’incontra per giungervi e il paese che lo ospita, possono diventare meta a loro volta. Perché il paesaggio che s’incontra invita alla fermata, perché il paese che si trova si rivela gradevole, interessante e non abbastanza conosciuto: col suo borgo antico, le sue mura, i suoi scorci da impressionare in uno scatto, il bar nella piazza centrale dove prendere un caffè. In questo mio viaggiare a pochi chilometri da casa, cerco di mettere in atto tutto questo. E sempre, mi meraviglio.
Quindi lentezza, cercare di posteggiare l’auto distante, camminare, guardare, prendersi il tempo per….
Per immaginare la Pieve di San Piero in Mercato a Montespertoli, adiacente al Museo di Arte Sacra, una domenica mattina di altri tempi, quando i contadini “coi vestito bono addosso” ci andavano a messa.
Per vedere i tetti di Cerreto Guidi dall’alto del suo campanile, dopo aver visitato il Museo della Memoria e la Villa Medicea., non mancando il breve giro del suo centro storico.
Per vedere il tramonto da Fucecchio alto, con il loggiato della Chiesa di San Salvatore alle spalle, ripassando a mente le sale appena viste del Museo Civico, lì a un passo.
Che il viaggio prosegua, le note pure.
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