MUSEI PER L’ALZHEIMER 2020 – Lontani ma vicini
I musei dell’Empolese Valdelsa per le persone con Alzheimer e chi se ne prende cura.
IL CONTESTO E L’EMERGENZA COVID-19 PER I MUSEI
Il periodo che abbiamo vissuto è stato difficile complesso, e per molti doloroso.
Le restrizioni dovute all’emergenza COVID-19, ci hanno costretto a stare distanti proprio per proteggerci gli uni gli altri.
I musei del MuDEV sono stati chiusi, come tutti i musei del nostro Paese. Perché tornino a essere frequentati dalle persone, dovremo tener conto delle norme del distanziamento sociale. In questo periodo, proprio la mancanza che tutti i musei hanno avvertito, ha d’altra parte rivelato quanto siano preziose le relazioni che negli anni abbiamo instaurato con le persone che hanno frequentato i nostri musei.
I patrimoni dei musei continueranno a vivere e ad arricchirsi di significati solo se saranno in grado di continuare a innescare e stabilire con i visitatori una relazione continua e duratura. Sono proprio i pubblici speciali, molto più dei turisti, che hanno dimostrato di avere con il museo, in quanto istituzione della comunità, un legame che arricchisce di senso le loro esistenze e quella dello stesso museo. Non vogliamo che questo legame si interrompa. Crediamo sia possibile restare in contatto, continuando a condividere la bellezza dei differenti patrimoni dei nostri musei, trovando modi nuovi e diversi per entrare in relazione con le opere d’arte – e, attraverso le opere d’arte, con gli altri.
Questa epidemia ci ha fatto riscoprire quanto le persone anziane siano fragili – ma anche quanto siano importanti per la nostra vita e per quella dell’intera comunità. Ci sembra altrettanto importante dunque che prosegua, con nuove forme e modalità, anche il lavoro dei musei per l’inclusione sociale di queste persone.
CHE FARE?
Una delle attività più efficaci che abbiamo sperimentato, negli anni, nei musei del MuDEV è stata la creazione di storie a partire dall’osservazione e dalla relazione con le opere che ciascun museo custodisce, mettendo in gioco fantasia e creatività.
Mentre lavoriamo perché i musei riaprano, e le persone possano tornare a farci visita, vorremmo provare a portare i loro patrimoni all’interno delle famiglie e delle residenze dove vivono persone anziane fragili, trovando una modalità alternativa per connettere le persone con i nostri musei.
QUALE STRUMENTO
Alcuni nostri musei stanno già sperimentando incontri con le persone che risiedono nelle Case per anziani attraverso piattaforme online, per far sentire la nostra vicinanza, ascoltare le loro parole e consentire l’espressione di emozioni, impressioni, riflessioni – che in questo periodo sono state molto intense.
Ci siamo interrogati, assieme alle animatrici della rete informale dell’Empolese Valdelsa, sulle possibili modalità di comunicazione e di relazione.
Abbiamo dunque progettato e realizzato un Quaderno aggiornato mensilmente dedicato al patrimonio dei musei del MuDEV.
Il Quaderno è stato pensato per rispondere ai seguenti obiettivi:
> permettere tanto alle persone anziane che vivono all’interno delle RSA che a quelle che vivono in famiglia e a chi se ne prende cura di continuare a sperimentare una relazione con il patrimonio dei musei;
> non disperdere l’esperienza maturata negli anni con il lavoro di rete tra musei, RSA, Centri Diurni e famiglie del territorio;
> sperimentare nuove strategie comunicative e di relazione tra le istituzioni culturali della nostra comunità, le persone anziane e i loro caregiver;
> continuare a mantenere vivo il dibattito sull’inclusione culturale e sociale delle persone anziane fragili che ancora di più, nelle attuali contingenze, sono a rischio di esclusione.
Il quaderno e le indicazioni che sono contenute al suo interno, si pongono anche l’importante obiettivo di proseguire con la formazione dei familiari e dei caregiver professionali nell’ottica di promuovere una comunicazione e una relazione più efficace con le persone con demenza e di potenziare la rete di persone in grado di replicare la metodologia di lavoro sia nelle Case per anziani che a casa.
IL QUADERNO MUSEI PER L’ALZHEIMER: UNA RISORSA ON LINE
I due quaderni sono strutturati come strumenti da scaricare e stampare, ed essere facilmente utilizzati per lavorare a coppie (una persona anziana e chi se ne prende cura) o in piccoli gruppi.
Contengono entrambi:
> una parte introduttiva che illustra le finalità del lavoro;
> una sezione con alcune indicazioni metodologiche e di utilizzo;
> indicazioni per favorire la comunicazione e la conversazione sia attraverso l’opera d’arte che grazie all’utilizzo della poesia per le biblioteche;
> una sezione dedicata all’opera del museo su cui svolgere l’attività, con un’immagine ad alta risoluzione;
> l’indicazione di alcune domande per sollecitare e raccogliere le osservazioni, le emozioni, i pensieri, le sensazioni che l’opera comunica.
TEMPISTICHE DEL PROGETTO E ATTUAZIONE
Gli incontri hanno avuto inizio a maggio e si concludono a dicembre 2020, per un totale di otto mesi di progetto nei quali ciascun museo coinvolto propone un’opera o una mostra su cui lavorare.
• 29/7/2020 ore 15.00 BeGo Museo Benozzo Gozzoli – Castelfiorentino
• 26/8/2020 ore 15.00 Pontormo – Empoli
• 30/9/2020 ore 15.00 Museo civico e diocesano – Fucecchio
• 28/10/2020 ore 15.00 Museo della ceramica – Montelupo
• 20/11/2020 ore 15.30 Palazzo Pretorio – Certaldo
• 01/12/2020 ore 15.30 Palazzo Pretorio – Certaldo
• Incontro conclusivo e di restituzione
DOVE TROVARE IL QUADERNO E SEGUIRE IL PROGETTO
E’ possibile trovare il progetto dell’annualità 2020, consultare e scaricare i Quaderni settimanali:
> dal sito istituzionale del MuDEV https://www.museiempolesevaldelsa.it/
> dal blog dedicato https://museiebibliotecheperlalzheimer.com/
> sul sito del coordinamento Musei Toscani per l’Alzheimer
> sul sito del BeGo Museo Benozzo Gozzoli di Castelfiorentino e sui siti dei musei che prendono parte al progetto
E’ inoltre possibile, per le strutture e le famiglie che ne faranno richiesta, avere copia cartacea del quaderno che verrà stampato e consegnato, per permettere anche a chi non ha la possibilità di scaricarlo o di avere facile accesso alla rete, di poter lavorare e sperimentare le attività.