Al Museo della Memoria locale di Cerreto Guidi si conservano storie! Non sono gli oggetti o i cimeli a raccontare del passato, ma le voci e le immagini, che attraverso le tecnologie multimediali, restituiscono al presente, la memoria del territorio e dei suoi abitanti.
Un viaggio, un incontro unico, con una realtà locale che alla storia generale del nostro paese, si riallaccia.
Il Mumeloc viene inaugurato nel dicembre del 2011, col desiderio e l’intento di diventare per le generazioni future, un punto fermo di testimonianza collettiva de l’eccidio del Padule di Fucecchio, avvenuto il 23 agosto del 1944, per mano dell’esercito tedesco in ritirata, in cui furono trucidati 176 civili. Prima dell’apertura del museo, il ricordo della strage veniva tramandato tramite la “ memoria narrativa” dei testimoni ancora in vita se c’erano, o di chi da loro ne aveva raccolto il racconto. Alla fine del secolo scorso, il comune di Cerreto Guidi si decide a raccogliere tutto materiale esistente tra quello cartaceo, visivo, testimonianze e interviste, per dare vita alla pubblicazione del libro “ Popolo se m’ascolti…Per le vittime dell’eccidio del Padule”. Il passo successivo, quello del museo, ne è una voluta conseguenza, che valorizza il patrimonio di informazioni accumulato e lo rende soprattutto fruibile a tutta la popolazione, scuole in primis. Sono infatti tante le scolaresche che ogni anno visitano il Mumeloc, uscendone arricchite, sia di storia locale che di cultura generale.
Come molti musei facenti parte del Museo Diffuso Empolese Valdelsa, anche il Mumeloc è dotato non solo di un percorso espositivo proprio, ma di un archivio multimediale, un laboratorio didattico e una saletta conferenze, che ben si presta a ospitare iniziative culturali finalizzate allo suo scopo.