Giovanni Gonnelli, detto il cieco di Gambassi, nato il 4 aprile 1603 studiò a Firenze dal Fanciello e dal Tacca ed acquistò gran fama di scultore, tanto che il Duca di Mantova, Carlo Gonzaga, lo condusse alla sua reggia, e quivi perdette la vista; ritornato a Gambassi pare che ritornò a scolpire in terra che poi veniva cotta e sembra che lavorasse servendosi di compassi. Tale era la sua maestria che potremmo dire che c’era a Gambassi: il cieco che vedeva la materia. A lui vengono attribuite molte statue, ma sono assai discusse; così ve ne sono a San Vivaldo, a Firenze ed altrove. Dicono di lui il San Sebastiano che è nella pinacoteca di Empoli e che veramente è un bell’esemplare di scultura, un altro San Sebastiano che trovasi a San Vivaldo e quello della chiesa di Borgo a Gambassi. Pare che molti dei gruppi delle cappelle di San Vivaldo sono da lui modellati, e così si ritiene opera del nostro scultore, il ritratto di Urbano IV che trovasi a Roma nella biblioteca Vallicelliana. Bello come espressione il gruppo della Madonna detta dello Spasimo che trovasi in San Vivaldo che tutti concordano nell’attribuire a lui. Morì a Roma nel 1642.