Casa Boccaccio

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Casa Boccaccio un inno, un omaggio continuo e costante allo scrittore e poeta Giovanni Boccaccio,  nato a Certaldo il 16 giugno del 1313 e morto a Certaldo il 21 dicembre del 1375, proprio in questa casa che da lui prende nome, dove sembra, secondo la tradizione, egli abbia trascorso gli ultimi anni della sua vita.
La casa fu quasi totalmente distrutta durante il secondo conflitto mondiale. Solo il grande affresco, ad opera di Pietro Benvenuti, raffigurante il poeta scrittore, si salvò. La casa è oggi un museo a lui dedicato, nonché la sede dell’Ente Nazionale Boccaccio e di una immensa e fornita biblioteca, incentrata e concentrata sull’opera del famoso concittadino.
Il Museo Boccaccio, oltre ad essere testimonianza d’eccezione della vita e delle opere di Giovanni Boccaccio ( nella biblioteca posta al primo piano, si trovano le traduzioni delle sue opere in quasi tutte le lingue del mondo, in particolare del Decamerone) accoglie continuamente iniziative interessanti di carattere scientifico e divulgativo delle sue opere, come non mancano mai a rotazione, esposizioni  e mostre a lui dedicate.

Nel dicembre del 2007, con l’ultimo restauro apportato alla casa, è stato ripristinato l’accesso alla torre, dalla quale si può godere di una visuale mozzafiato: sulla campagna toscana, sulla rocca di San Gimignano, fino a raggiungere  l’Appenino tosco emiliano fino alle Apuane.

In ultimo, ma non da meno, all’interno di Casa Boccaccio, il giardino disegnato da Massimo Gennari,ispirato dalle novelle del Decamerone, perché come diceva il poeta…”. “Il giardino è il luogo attorno al quale si riuniscono i giovani per interpretare le novelle…”

Casa Boccaccio

Affresco di Pietro Benvenuti raffigurante Giovanni Boccaccio

Certaldo

Giardino di Casa Boccaccio