Ci sono sempre parole. [non] Festival delle narrazioni popolari (e impopolari) – seconda edizione
Promosso dal Sistema museale Museo diffuso Empolese Valdelsa
e prodotto da YAB Young Artists Bay
da un’idea di Andrea Zanetti
direzione artistica Cinzia Compalati e Andrea Zanetti
Gambassi Terme (FI) dall’8 al 10 maggio 2020
Concept del Festival
Il Sistema museale Museo diffuso empolese valdelsa – nato a gennaio 2017 attraverso una convenzione sottoscritta dagli undici Comuni dell’empolese valdelsa – mette in rete 21 musei del territorio con lo scopo di rendere reale e concreta la collaborazione scientifica, gestionale e promozionale dei musei aderenti http://www.museiempolesevaldelsa.it
Ci sono sempre parole. [non] Festival delle narrazioni popolari (e impopolari) è il primo Festival che valorizzare la tradizione popolare e familiare del racconto orale, quello trasmesso dal vivo, guardandosi negli occhi, aggiungendo alle parole i gesti, le pause e i sospiri. Lì il racconto delle piccole e grandi storie individuali diventa racconto collettivo e identitario.
Il Festival pone al centro i cittadini, rendendoli protagonisti del racconto globale attraverso le loro storie particolari. Si tratterà di un insieme di narrazioni ‘di strada’, che ricordano i momenti familiari attorno al camino acceso, nei quali il nonno evocava le gesta di qualche impresa eroica o gli amori rubati della sua adolescenza. Racconti di ieri ma anche racconti di oggi. La comunità locale racconta e si confronta al proprio interno e con altre comunità, propone le proprie narrazioni per costruirne di nuove, oggi per domani. In un circuito virtuoso che parte dalla comunità locale, protagonista assoluto del festival e delle narrazioni, ci si apre alla comunità globale, producendo uno scambio di empatia, suggestioni e parole che supera confini e generazioni.
Le parole come momento di incontro tra storia e contemporaneità; le parole come orizzonte di scambio emotivo e radici dello stare assieme.
Conoscete l’edizione precedente?
sito web http://www.museiempolesevaldelsa.it/non-festival-delle-narrazioni-popolari-e-impopolari/
il docu film realizzato da Sirio Zabberoni https://www.youtube.com/watch?v=SQLmAYW_Piw&t=506s
Chi cerchiamo?
Cerchiamo cittadini dell’empolese valdelsa che abbiano voglia e bisogno di raccontare una storia, la propria storia!
Che racconti cerchiamo?
Cerchiamo racconti in grado di portare alla luce una comunità che ritrova il piacere di riscoprirsi nella straordinarietà del quotidiano, per confrontarsi non solo sulla memoria ma anche sulle complessità del presente, accettando la sfida della contemporaneità come obiettivo ma utilizzando la nobile arte della parola come strumento. Il filo conduttore dovrà essere l’asse temporale che da sempre segna la storia dei luoghi: racconti di emigranti, racconti di anziani, di famiglie, di bambini, di migranti arrivati negli ultimi decenni. Racconti di verità, aneddoti ed imprese. Racconti di quotidianità, difficoltà e riscatto.
Racconti che ci aiutino a capire la complessità del presente che stiamo vivendo.
Il Festival vuole esaltare la ‘marginalità’ delle storie dei singoli come valore consapevole della narrazione a ‘ascoltatori’ affamati di complessità, pronti a chiedere, a specchiarsi nei particolari.
Saranno il paese e i suoi abitanti ad aprire le porte alla curiosità invitando alla riflessione e al piacevole suono della condivisione e dell’empatia; in un attimo di pausa che permetta di riattivare consapevolmente il senso dell’udito e la piacevole lentezza della parole.
La comunità locale racconta e si confronta al proprio interno e con altre comunità, propone narrazioni.
Qual è il tema dei racconti?
Il tema è la Vita, un tema quasi ‘libero’ e allo stesso tempo intriso di ragioni, cause e effetti.
Quando si dovrà raccontare?
I racconti selezionati verranno presentati in forma orale al pubblico direttamente dai cittadini nell’ambito delle giornate del Festival a Gambassi Terme in un giorno tra l’8, 9 e 10 maggio 2020.
Quanto si dovrà raccontare?
I racconti di ciascuno in scena dureranno circa 15 minuti.
Ciascun spettacolo durerà circa un’ora.
Come si dovrà raccontare?
I cittadini racconteranno liberamente.
È previsto il supporto di un attore professionista durante la serata di presentazione al pubblico, come momento di sintesi e raccordo drammaturgico dei racconti presentati.
I partecipanti avranno la possibilità di fare delle prove insieme all’attore/i assegnati a partire dal mese di febbraio 2020.
Come faccio a candidare il mio racconto?
Inviare a direzione@museiempolesevaldelsa.it una breve biografia corredata da una descrizione del racconto che si intende presentare e del perché si è scelto quel racconto.
Biografia: max 1.500 battute (spazi inclusi)
Descrizione del racconto: max 1.500 battute (spazi inclusi)
Termine ultimo per l’invio
6 gennaio 2020
Annotazioni